Il rientro

Come affrontare il ritorno in campo: ecco alcuni consigli per ritornare a prestazioni sportive ottimali e dare il meglio in campo.

A Settembre l’estate sfuma per lasciare il posto alla stagione sportiva, ma è ad Ottobre che si entra nel vivo: un momento delicato per chi pratica una disciplina sia a livello amatoriale che agonistico.

Gli allenamenti che hanno scandito i mesi precedenti sono stati interrotti bruscamente dalle meritate vacanze, dunque anche la piacevole sensazione di aver faticato e lavorato al meglio verso un miglioramento tecnico e atletico è venuta meno.

E adesso cosa succede? Accade semplicemente di incontrare difficoltà di varia natura tutte superabili con alcuni accorgimenti.

Dal punto di vista mentale, è importante che lo sportivo sia consapevole che tornare al livello prestativo precedente richiede inevitabilmente tempo e costanza.

Primo perché il livello di forma atletico-tecnico ha subito una mancanza di pratica sul campo, dunque, i livelli di fiducia sono più bassi. Secondo la mente tende a riproporre l’immagine dell’ultima condizione sportiva e sviluppa un confronto con l’immagine di fine stagione. In sostanza, ci si ricorda della propria forma nei mesi di maggio e giugno, quando la condizione tecnica è spesso ottimale.

Un’indicazione da tenere bene in mente

Quando capita di andare a ritroso con il pensiero, ovvero ricordare l’immagine ideale del miglior periodo di preparazione, è fondamentale tornare alla realtà del momento presente per affrontare l’allenamento in modo oculato e dovrà tenere in considerazione l’abbassamento di precisione tecnica e di alterazione della soglia di percezione di fatica.

Una volta che la prestazione in allenamento sembra avvicinarsi al livello antecedente allo stop, bisognerà essere più tolleranti verso possibili errori e deflessioni della performance. Sono, infatti, necessarie diverse sedute a ritmo uniforme e carichi di lavoro con intensità crescente per poter stabilizzare la propria resa sul campo. Inoltre, sarà opportuno dedicare un periodo di preparazione specifica, prima di programmare l’effettivo ritorno a pieno regime di carico.

Attenzione perché la mente tende ad ingannare… Tant’è che in questa fase delicata la mente può non farci comprendere la differenza tra la prestazione ideale – quella di fine stagione – e quella reale dopo la pausa. Le conseguenze possono essere negative come frustrazione e nervosismo, i quali potrebbero contribuire ad aumentare un senso di insicurezza e di scarsa auto-efficacia.

3 tips utili

  • Porta la consapevolezza sul fatto che lo stop estivo possa provocare una deflessione della performance tecnico-atletica
  • Tieni a mente che gli allenamenti vanno ripresi con tempi adeguati per ogni fase della preparazione
  • Ricomincia con ordine e gradualità dalla tecnica di base

Sarà importante, quindi, il lavoro psicologico sull’atleta esplicitando i propri punti di forza e di debolezza per evitare obiettivi poco adeguati, forzature sui tempi e sui carichi.

Questa consapevolezza risulterà indispensabile per raggiungere una forma di benessere pieno in alcune settimane e aumentare convinzione e fiducia in vista dalla fase di gara.

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