COS’È L’AUTOSTIMA

Partiamo dalla definizione di autostima. L’autostima è l’insieme di giudizi che l’individuo attribuisce a sé stesso. E’ il risultato del rapporto tra l’ideale e il reale.

LE DUE COMPONENTI DELL’AUTOSTIMA: IL SE’ REALE E IL SE’ IDEALE

È importante tener presente che l’autostima può essere sostenuta e costruita nel tempo. Certo, costruire l’autostima non è un compito semplice visto che si tratta di un concetto che si basa sulla capacità di auto-osservazione e quindi di conoscenza di sé.

Inoltre, l’autostima di una persona non deriva esclusivamente da fattori interni individuali, ma anche dai confronti che l’individuo fa inevitabilmente con l’ambiente in cui è immerso. Nel processo di formazione dell’autostima esistono due componenti fondamentali: il sé reale e il sé ideale.

  • Il sé reale riguarda la visione oggettiva delle proprie caratteristiche e abilità; ovvero corrisponde a ciò che si è nella realtà.
  • Il sé ideale riguarda come l’individuo vorrebbe essere in un mondo illusorio. Maggiore è la discrepanza tra ciò che si è e ciò che si vorrebbe essere, minore risulta la stima di se stessi.

Senza dubbio, il sé ideale diviene stimolo alla crescita, contribuisce a guidare la costruzione di obiettivi futuri. Tuttavia se non è sufficientemente fondato, elaborato e definito rischia di generare emozioni negative quando lo si avverte distante dalla realtà.

AUTOSTIMA E IDEALI

In pratica, quando l’individuo percepisce una differenza tra il proprio stato attuale e la meta cui ambisce, prova ad assumere diversi comportamenti per ridurre tale differenza.

Tutti le persone fanno riferimento a diversi piani ideali, alcuni sono connessi azioni tangibili – ad esempio, l’ideale di allenarsi nella propria disciplina sportiva tutte le settimane-, altri sono legati a ideali più astratti e difficili da realizzare – ad esempio, diventare un atleta di alto livello, capace e di successo-. Percepire la differenza tra come si è nella realtà e come si vorrebbe essere può provare vissuti negativi connessi alla delusione e alla tristezza, per cui si potrebbe difendere con diverse reazioni, minimizzando la differenza percepita tra i due stati.

È fondamentale sviluppare una sufficiente consapevolezza soggettiva affinché l’individuo possa migliorarsi e tendere verso nuovi obiettivi in modo funzionale, tenendo presente che la ricerca di ideali e il confronto con il reale porta inevitabilmente con sé dei costi in termini di risorse mentali e di accettazione dei propri limiti.

TIPS PER IL CAMBIAMENTO: 3 CONSIGLI PER MIGLIORARE L’AUTOSTIMA

Ecco i 3 consigli per diminuire la discrepanza tra sé ideale e sé reale

  1. Costruire piccoli sotto-obiettivi specifici e realizzabili nel breve termine dal sé reale. La definizione degli obiettivi arricchisce il piano futuro, integrando le aspettative del sé ideale e stabilendo le priorità verso cui direzionare le proprie energie.
  2. Rispettare il principio della gradualità, considerando che è necessario prendersi il tempo necessario per realizzare gli obiettivi fissati: la fretta e l’impazienza spesso hanno il sapore della frustrazione e sono cattive compagne di viaggio.
  3. Incrementare il dialogo positivo con sè stessi, utilizzando la propria voce interiore. In parole semplici: inizia fin da subito ad inviare dei messaggi positivi alla mente. Dare dei rinforzi e auto-sostenersi è un modo efficace per avviare una modifica della percezione del sé reale.